Nei giorni scorsi si sono tenuti due analoghi incontri tra Direzione Aziendale FCA VM Motori di Cento con le Segreterie dei sindacati firmatari del CCSL e tra la medesima Direzione Aziendale ed RSA Fiom di stabilimento. Già questo continua a rappresentare una stortura nell’impianto delle relazioni sindacali. Proseguire in una dinamica di separatezza, voluta dall’Azienda ed assecondata dai firmatari non giova a nessuno soprattutto alle lavoratrici e lavoratori di FCA.
Nel merito del confronto, l’Azienda ha fatto importanti comunicazioni:
termine del Contratto di Solidarietà alla sua naturale scadenza a fine settembre e decisione di non prorogarlo in ragione di una ripresa a partire dal mese di settembre;
trasformazione a tempo indeterminato di 100 lavoratrici e lavoratori i cui contratti sono in scadenza alla fine del mese di luglio;
nel corso dei prossimi mesi, nel caso in cui se ne riscontrassero le necessità, attivazione della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria.
La Fiom pensa che il ruolo del sindacato sia quello di rappresentanza degli interessi, bisogni e diritti dei lavoratori. Per fare ciò è necessario studiare il passato, analizzare le condizioni presenti e porsi delle domande per il futuro.
Nessuno può confutare che la stabilizzazione di 100 contratti a tempo determinato sia una novità importante. Ciò nonostante è opportuno non dimenticare che per un massimo di 9 lavoratori non ci sarà la possibilità di proseguire l’attività lavorativa. Con un metro di misura assolutamente discrezionale l’Azienda ha infatti comunicato che per alcuni lavoratori la decisione sarà la mancata trasformazione a seguito di valutazioni squisitamente soggettive.
Analizzando il percorso del Contratto di Solidarietà, la sua gestione è stata quanto meno discutibile. Assoluta mancanza di programmazione tanto da fare assomigliare lo strumento ad un contratto a chiamata. Per quanto riguarda poi i periodi di addestramento, gli stessi sono stati determinati unilateralmente dall’Azienda, arrivando, a volte, a periodi prolungati per diverse settimane. I lavoratori interessati, impegnati nei reparti produttivi, risultando formalmente in addestramento, non sono stati retribuiti ma coperti solo dall’indennità INPS senza nemmeno un’integrazione dell’Azienda volta, quanto meno, a coprire i costi sostenuti per il trasporto.
Se da un lato l’Azienda ha comunque rispettato la normativa, dall’altro si vuole puntualizzare che l’attenzione ad una accorta gestione degli ammortizzatori sociali dovrebbe rappresentare un compito fondamentale dei sindacati. La Fiom non ha avuto la possibilità di contrattare nulla in quanto l’Azienda, a Marzo, sempre separatamente, propose la firma dell’accordo che aveva appena siglato con i firmatari e che non prevedeva alcuna tutela aggiuntiva per i lavoratori a quanto definito dalla legge.
L’incertezza per le prospettive future, poi, non è dissipata. La dichiarazione dell’Azienda che, al bisogno, si ricorrerà alla Cassa Integrazione Ordinaria evidenzia una situazione di mercato quanto meno dubbia. Come preoccupa, e non si condivide, l’ostinata volontà di non aprire mai ad un vero confronto sulle prospettive aziendali sacrificandole in una angusta visione di breve raggio di un paio di mesi. Non è in questo modo che devono essere attraversate le vicende aziendali soprattutto in un contesto difficile come quello di VM.
La critica della Fiom risulta finanche indignazione relativamente l’assoluta mancanza di informazioni e di trasparenza per quanto riguarda la vicenda degli oltre 100 mila modelli motorizzati diesel (VM) sotto inchiesta in USA.
La Fiom rivendica la necessità di discontinuità rispetto i canoni dei rapporti sindacali con FCA. Non è con la divisione e l’omissione che si affrontano i seri problemi di VM.
A partire da settembre sarà necessario avere tavoli unitari anche per evitare, poi, comunicati sindacali discordanti tra loro. I lavoratori hanno diritto ad essere correttamente informati per acquisire elementi di analisi e di capacità critica della situazione aziendale.
Chi fa propaganda verso i lavoratori può ottenere benefici nell’immediato, ma è opportuno ricordare che le lavoratrici ed i lavoratori non sono tubi digerenti e quindi vanno rispettati nella loro dignità ed intelligenza. Anche con il confronto vero e la trasparenza.
FIOM CGIL FERRARA – R.S.A FIOM VM MOTORI