Da settimane le lavoratrici e i lavoratori del nostro Servizio sanitario nazionale sono alle prese con la battaglia per contrastare l’epidemia del virus Covid-19.
Turni massacranti, esposizione della propria salute ma anche spirito di servizio pubblico e grande professionalità: questo hanno dimostrato gli operatori del Servizio
sanitario nazionale.
Il Paese ha il dovere morale di riconoscere questo sacrificio e questa dedizione alla cura delle persone. Il personale, principalmente – ma non solo – quello delle zone rosse, sta lavorando senza pause, a volte in carenza degli strumenti e dei dispositivi di protezione individuali necessari, operando in un contesto di assoluta emergenza
e a rischio per la propria incolumità personale.
C’è bisogno di un gesto concreto che testimoni agli operatori del Sistema sanitario quanto il nostro Paese riconosca il loro valore.
Come Cgil e Funzione Pubblica Cgil chiediamo:
- che alle prime assunzioni autorizzate si affianchi subito un nuovo provvedimento che a regime riporti l’organico del Ssn a un fabbisogno adeguato
- che stanzi risorse tali da incrementare la retribuzione di quei lavoratori per ogni settimana di lavoro svolto in emergenza, oltre il valore dello straordinario per ogni ora lavorata
- il riconoscimento di un’indennità specifica oraria Covid-19 per chi ha lavorato e lavora in questa battaglia per salvare la nostra salute.
Servono assunzioni e il riconoscimento adeguato per chi lavora in sanità.
Riconosciamo il loro lavoro e il loro sacrificio!