Cgil, Cisl, Uil confermano e ribadiscono il proprio giudizio in merito alla manovra economica, il cui iter parlamentare è ancora in corso. Apprezzano la disponibilità dimostrata dall’Esecutivo e la conseguente ripresa del dialogo e di una parte dei contenuti proposti dal governo, ma ritengono insufficienti le risorse che pure sono state messe in campo sui capitoli della piattaforma unitaria.
I risultati ottenuti sono il frutto sia dell’enorme partecipazione di lavoratori, pensionati e giovani alle iniziative di piazza, avviate sin dallo scorso 9 febbraio, sia del successivo confronto con il Governo, ma non sono affatto esaustive delle rivendicazioni unitarie.
Cgil, Cisl Uil ritengono che sia necessario dare continuità alla mobilitazione, non solo per evitare peggioramenti e sollecitare alcuni miglioramenti della manovra che sarà approvata definitivamente entro la fine dell’anno, ma anche per chiedere di avviare una stagione di riforme, da condurre in porto già nei prossimi mesi.
A sostegno di queste rivendicazioni e di tutte le altre richieste contenute nella piattaforma, sia per la manovra in corso di approvazione sia in vista del prossimo Def, Cgil, Cisl, Uil indicono una settimana di mobilitazione con iniziative nei territori e tre manifestazioni/assemblee nazionali aperte, che si svolgeranno in Piazza Santi Apostoli a Roma dalle ore 10.00 alle ore 13.00.
Il 10 dicembre dedicata alle questioni del mezzogiorno, dell’industria, dei servizi e di uno sviluppo ambientalmente sostenibile, contro i licenziamenti, a sostegno dell’occupazione e delle vertenze aperte, per l’estensione degli ammortizzatori sociali, per la riforma degli appalti e dello “sblocca cantieri.
Il 12 dicembre per chiedere il rinnovo dei contratti pubblici e privati, il superamento dei contratti pirata, la riforma e le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali.
Il 17 dicembre sulla riforma fiscale per una redistribuzione a vantaggio dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e per ridurre il fenomeno dell’evasione; sulla previdenza, per un’effettiva rivalutazione delle pensioni e per proseguire nell’opera di riforma della legge Fornero in un’ottica di effettiva flessibilità verso il pensionamento; per chiedere un welfare più giusto e una legge sulla non autosufficienza.
Le tre manifestazioni/assemblee vedranno protagonisti le delegate e i delegati dei lavoratori che al governo e alle imprese porranno i problemi dei rispettivi luoghi di lavoro e avanzeranno le proposte contenute nella piattaforma unitaria, e già discusse nelle assemblee dei lavoratori. Una modalità che vuole essere anche una strada per rendere protagonisti i lavoratori, i loro problemi, la loro capacità di proposta.