Di seguito riportiamo il comunicato sindacale con le ragioni e le tappe della vertenza Fox Bompani, oggi in sciopero con presidio davanti allo stabilimento di Ostellato proclamato da Fiom Ferrara e Modena, Cgil Ferrara e Modena, Nidil Ferrara e Modena, RSU Fox Bompani.
“Le relazioni sindacali in FOX Bompani non sono semplici ormai dal lontano 2013. Strappi continui su questioni contrattuali e di organizzazione del lavoro hanno portato nel corso degli anni la rappresentanza sindacale a proclamare stati di agitazione e iniziative di sciopero, che hanno coinvolto lavoratrici e lavoratori per decine e decine di ore.
Dall’estate del 2020, con l’apertura di un primo stato di agitazione e di prime iniziative di sciopero, possiamo parlare a
pieno titolo di una “vertenza FOX Bompani”. Una vertenza rischiosa per il sistema industriale complessivo di Ferrara e Modena che deve trovare positiva conclusione. L’azienda disconosce e non applica la contrattazione aziendale ai lavoratori assunti tramite le agenzie di somministrazione, che mese dopo mese percepiscono un salario inferiore di oltre 200 € a quello degli altri
colleghi della Bompani.
Ma l’azienda si spinge oltre nelle dichiarazioni che fa in ogni occasione, anche a livello istituzionale.
OBIETTIVO VERO DELLA FOX BOMPANI E’ METTERE IN DISCUSSIONE LA CONTRATTAZIONE AZIENDALE PER TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI, con una minacciata riduzione salariale per oltre 3.000 all’anno.
Questo è un attacco alla contrattazione aziendale della Bompani, iniziata nel lontano 1971 e conquistata negli anni con centinaia di ore di sciopero, e al modello di contrattazione affermato dai metalmeccanici in Emilia Romagna. Un attacco che viene condotto anche in violazione della legge e della contrattazione nazionale, che prevedono parità di trattamento economico per i lavoratori somministrati rispetto ai lavoratori dell’azienda utilizzatrice.
Alle azioni dell’azienda, la risposta della RSU, della FIOM, della CGIL e del NIDIL e dei lavoratori è solo una: la contrattazione NON si tocca per tutti i lavoratori e non accettiamo nessun tentativo di mettere in contrapposizione tra di loro i lavoratori, creando lavoratori di serie A e di serie Z.
Anche le Agenzie per il Lavoro cui la Bompani si appoggia devono avere la consapevolezza dei rischi che corrono rispetto alle contestazioni e alle richieste rivendicative relative.
A questo attacco si aggiunge un sistema di relazioni sindacali ormai al collasso e un clima aziendale di caccia alle streghe creato ad hoc da parte dell’azienda per scaricare sulle lavoratrici e sui lavoratori tutte le proprie responsabilità sulle importanti criticità organizzative e produttive. Dallo scorso mese di ottobre è stata avviata una capillare campagna di contestazioni disciplinari con la quale l’azienda ha fatto cassa (come da lei stessa ammesso di fronte ai lavoratori) arrivando fino a trattenere complessivamente centinaia e centinaia di euro. E le gravissime parole rivolte dall’azienda pubblicamente a un delegato sindacale, intervenuto a tutela dei colleghi, che nei suoi confronti sarebbero stati assunti “trattamenti speciali” sono sfociate in una sospensione disciplinare di ben 2 giornate.
Nel corso delle ultime settimane l’azienda anziché provare a riaprire un confronto utile per discutere dei veri e reali
problemi di produzione e di prospettiva ha rincarato sempre di più la dose.
Venerdì 20 settembre 2020 si è svolto anche un Tavolo Istituzionale con i Comuni di Modena, Ostellato e Fiscaglia nel corso del quale l’Azienda ha palesato tutto il suo disinteresse anche alle richieste venute dalle Istituzioni di garantire il rispetto della contrattazione, dei diritti dei lavoratori e dell’etica del lavoro, per poter così favorire una discussione utile per il futuro dell’impresa.
L’Azienda ha, infatti, affermato che le relazioni sindacali avrebbero potuto ricominciare solamente a seguito del ritiro delle iniziative di mobilitazione e della piena accettazione da parte del sindacato della non applicazione della contrattazione aziendale ai lavoratori somministrati, senza nessuna disponibilità, poi, di ritiro delle sanzioni disciplinari comminate ai lavoratori.
È ormai chiaro che ogni comportamento e azione assunti dalla Direzione Aziendale della Bompani sono strumentali per distogliere l’attenzione dalle gravi responsabilità organizzative e produttive che gravano sull’azienda e provare a mettere il “cerino” in mano alle lavoratrici e ai lavoratori e alla loro rappresentanza sindacale.
Diciamo con forza che non si gioca sulla pelle, sui salari e sulla dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.
L’Azienda deve essere responsabile nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, nei confronti del territorio, nei confronti delle Istituzioni e nei confronti del sistema di relazioni sindacali e industriali. L’Azienda deve ripristinare la piena contrattazione aziendale e nazionale, ritirare i provvedimenti disciplinari e venire al tavolo sindacale per discutere di prospettive e di futuro dell’impresa, onorando la responsabilità che ha verso le lavoratrici e i lavoratori, verso il territorio e verso il sistema istituzionale.
Fino a che ciò non sarà ripristinato proseguiranno le iniziative di sciopero”.
FIOM Ferrara e Modena, CGIL Ferrara e Modena, NIDIL Ferrara e Modena, RSU FOX BOMPANI