Petrolchimico: serve più attenzione al lavoro, maggior impegno istituzionale a garanzia del futuro lavorativo di oltre quattromila lavoratrici e lavoratori.
L’annuncio da parte di ENI della chiusura dell’impianto di cracking di Porto Marghera è cosa nota e le preoccupazioni per la ricaduta sulle drammatiche prospettive produttive e dell’intero indotto sono da tempo state condivise da CGIL, CISL e UIL, dal Comune di Ferrara e dalla Regione Emilia Romagna al punto tale da coinvolgere il Governo.
Come organizzazioni sindacali riteniamo indispensabile consolidare le produzioni esistenti per garantire prospettive occupazionali e produttive al più importante sito industriale della Città, a maggior ragione oggi che a Porto Marghera non si stanno concretizzando quegli investimenti promessi da ENI, utili a garantire le forniture al Polo chimico di Ferrara.
Nella speranzosa attesa che il Ministro dello sviluppo economico batta un colpo, a livello locale leggiamo dell’attivismo del Comune di Ferrara che ha avviato momenti di confronto con le parti sindacali e le aziende che insistono nel Polo Chimico attraverso un percorso denominato “Focus sulla Chimica”. Amministrazione che già a inizio dicembre si dichiarava consapevole che “ il Polo chimico di Ferrara rappresenta per l’intero territorio il principale asse economico per rafforzare il quale è necessario trovare punti di convergenza e di collaborazione, del fatto che la trasformazione Green verso cui l’intero Paese si dirige, coinvolge direttamente il settore della Chimica, che i fondi europei del Pnrr destinano una percentuale importante a progetti mirati alla Transizione ecologica”.
Sempre dalla stampa, già da settembre e a più riprese, abbiamo letto della creazione di una vera e propria “Task Force” del Comune di Ferrara, partnership con agenzia per lo sviluppo Sipro, per la gestione del PNRR.
Nei mesi successivi l’Amministrazione comunale valorizzava l’operato della cabina di regia, che immaginavamo avesse prodotto importanti progettualità per consolidare da un lato le attività produttive esistenti e dall’altro favorire nuovi insediamenti nel Sito.
Martedì pomeriggio nell’incontro con il Comune abbiamo appreso che i confronti tra Amministrazione comunale e Aziende del Petrolchimico sono stati “generici” e non hanno trattato il tema dell’approvvigionamento delle materie prime indispensabili alle produzioni.
In quell’incontro abbiamo chiesto se il Comune, nel percorso “Focus sulla Chimica” e nella progettualità legata al PNRR con la “Task Force”, avesse verificato prima e stimolato poi l’interesse delle aziende nel produrre investimenti per la “Realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici attraverso riciclo chimico” come previsto dall’avviso del Ministero della transizione ecologica. Ciò non è avvento, anzi è stata ribadita la “genericità ampia e non specifica dei temi trattati” riportando rassicurazioni, non argomentate, sulla volontà di alcune aziende di produrre investimenti ma non specificati.
Nessun riscontro quindi sulla fattibilità dei progetti di investimento proposti da CGIL, CISL e UIL sulla “Realizzazione impianto cracking elettrico che produce materie prime da fonti rinnovabili/riciclate”, che potrebbe permettere l’autonomia da Marghera e nemmeno della “Realizzazione impianto pilota di bio raffineria da cascami del sistema agricolo e agroindustriale”. Abbiamo avuto l’impressione che entrambi i progetti già finanziabili dal PNRR e utili ad accompagnare la transizione ecologica, intelligente nella tutela di ambiente e lavoro, non siano nemmeno stati trattati dal Comune di Ferrara. Che è legittimo ma solo in presenza di proposte alternative a difesa dell’occupazione, che ad oggi non ci sono.
Il bando ministeriale a breve scadrà. Sembra pertanto irrilevante il ruolo di questa Amministrazione nella difesa e nella creazione di lavoro dimostrando di non saper o voler cogliere ogni opportunità per il bene di questo territorio. Il Comune deve recuperare il tempo perso con una urgente e proficua interlocuzione con le aziende di riferimento visto che in questi mesi non ha saputo produrre proposte alternative a tutela del lavoro nel Petrolchimico di Ferrara e di buona parte dell’economia ferrarese.
Cristiano Zagatti segretario generale CGIL
Massimo Zanirato segretario generale UIL