Oligarchia o democrazia?
Sembra proprio che pochi stiano occultando le proprie azioni e gli interessi particolari che li muovono. Di più, prosegue il tentativo di esibire una realtà artefatta, costruita con discorsi propagandistici per convincere i molti che i pochi non operano alle loro spalle e lo fanno per il bene di tutti. La democrazia è un’altra cosa.
Stiamo assistendo ad un inqualificabile ed inaccettabile tentativo da parte del Governo, attraverso un improprio emendamento al decreto legge n. 50/2017 attualmente in discussione in Parlamento, di definire una nuova normativa sul lavoro occasionale. Significa che il Governo sta tentando di far rientrare dalla finestra, quello che la nostra Organizzazione rappresentando milioni di cittadini che hanno firmato e sostenuto le nostre proposte, ha fatto uscire dalla porta con forza e determinazione nel pieno rispetto della democrazia. Senza il ben che minimo confronto il Governo in barba agli impegni formalmente e ripetutamente assunti, con le attuali proposte in discussione prefigurerebbe il ritorno ai voucher. Vorrei ricordare che Parlamento e lo stesso Governo li hanno cancellati poche settimane fa.
Un’azione unica, mai avvenuta in tutta la storia della nostra Repubblica, di un governo e della sua maggioranza che intervengono con un provvedimento legislativo opposto a quello emanato poco prima con il fine di evitare una prova referendaria! E’ un palese atto di spregio nei confronti di tutti i lavoratori, dei cittadini, dei pensionati, dei giovani che hanno firmato a sostegno del quesito referendario per abrogare i voucher. Siamo di fronte ad una vera e propria spregiudicata lesione della democrazia considerato che si è legiferato sull’abolizione dei voucher al solo scopo di impedire agli elettori di pronunciarsi con il referendum.
Il Governo con queste diciamo “manovre” a soli fini di interesse particolari, sta sostanzialmente violando l’art. 75 della Costituzione, ponendosi inoltre con irrispettoso atteggiamento nei confronti della Suprema Corte di Cassazione che si è appena pronunciata sul referendum.
Auspico che tutte le parti in causa, contrastino questa spregiudicata lesione della democrazia da parte del Governo e che si operi nel rispetto delle norme costituzionali. In alternativa si delegittimerebbe il ruolo e la funzione della politica, dell’applicazione dei fondamenti del nostro Paese, del rapporto con gli elettori.
La Cgil non si fermerà senza dubbio: proseguiremo la nostra mobilitazione e le nostre battaglie sui diritti ma è doveroso interrogarsi dove tutto questo ci stia portando, perché il lavoro non dev’essere considerato un gioco o uno scambio nello scacchiere politico nazionale.
Sarebbe utile, doveroso che anche a livello locale chi si onora di ricoprire un ruolo politico si esprimesse sul metodo adottato dai pochi oligarchi (se avessero anche qualche cosa da dire sul merito sarebbe gradito), e con responsabilità trovasse la dignità di prendere posizione; o tutti gli esponenti delle forze politiche ferraresi sono impegnati, concentrati, distratti unicamente dai nuovi assetti di future Giunte? Ricordo che le firme raccolte in provincia di Ferrara sono state più di 66 mila a proposito di partecipazione, elezioni ed esercizio della democrazia.
Cristiano Zagatti
Segretario Generale
CGIL – Ferrara