La Corte di Appello di Bologna ha rigettato la richiesta del Comune di Ferrara di sospendere la sentenza del Tribunale che impone di modificare il regolamento per l’assegnazione delle case popolari, seguita al ricorso promosso da ASGI e due cittadine straniere con il patrocinio di CGIL, CISL, UIL e dalle associazioni degli inquilini SUNIA, SICET e UNIAT di Ferrara
Non ci sono più alibi: il Comune deve applicare la sentenza emanata lo scorso luglio dal Tribunale di Ferrara, modificando il regolamento eliminando i criteri discriminatori relativi a residenzialità storica e certificazione dell’impossidenza, e provvedendo ad eseguire le assegnazioni degli alloggi non assegnati.
Sul Comune di Ferrara grava tutta la responsabilità di aver determinato una situazione di stallo in piena emergenza sociale e abitativa, prima costringendoci a ricorrere alle vie legali per affermare quanto era già evidente e denunciavamo da un anno e mezzo, non tornando sui propri passi neanche di fronte a diffide formali, e poi decidendo ottusamente di ricorrere in appello contro una sentenza del Tribunale che ribadisce quanto già affermato dalla Corte Costituzionale, lasciando ancora fuori di casa cittadini e famiglie che hanno diritto all’alloggio.
I cittadini di Ferrara non possono più essere tenuti in ostaggio dalla retorica populista, è il momento di mettere fine a misure discriminatorie e di concentrarsi su politiche che contrastino la povertà e aumentino l’offerta di alloggi. La demagogia ha un prezzo alto, e lo stanno pagando i cittadini.
CGIL CISL UIL SUNIA SICET UNIAT
F. Battista – B. Barberis – M. Zanirato – M. Ravani – E. Paganini – P. Poggipollini