Leggiamo preoccupati le dichiarazioni del Sindaco di Ferrara in merito alla sentenza che condanna ancora una volta il Comune per discriminazione.
Le parole sono quelle di un pioniere della politica della divisione, della contrapposizione e dell’ingiustizia sociale. Parole irresponsabili per una carica istituzionale.
Un pioniere della politica di valore, di coesione, per la giustizia sociale avrebbe chiesto al Governo ed alla Regione di incrementare le risorse per le case popolari, per dare risposta ai bisogni crescenti dei cittadini; ricordiamo che rimangono senza casa oltre 600 famiglie “ferraresissime” ed è questo il merito che deve essere affrontato, il resto è demagogia pericolosa.
La verità, non ciò che si prova a raccontare ai cittadini è invece che il comune di Ferrara ha violato la legge per mero consenso politico, negando diritti e cercando di trasformarli in concessioni.
Si agisce l’intimidazione mettendo l’accento su nomi e cognomi dei ricorrenti, mentre per le graduatorie per gli alloggi si invoca la privacy.
È indispensabile ripristinare il rispetto della civile convivenza, e invitiamo Sindaco e giunta ad un comportamento consono e ad uno stile comunicativo rispettoso delle persone e delle istituzioni che rappresentano.
I Segretari generali Cgil, Cisl, Uil Ferrara
Cristiano Zagatti Bruna Barberis Massimo Zanirato