La stampa ci conferma che il Comune di Ferrara, mediante delibera di Giunta, rilancia il progetto “Ferrara Rinasce” aumentando gli stanziamenti già annunciati, per un totale di 1,7 milioni di Euro.
Non abbiamo mai avuto un confronto, probabilmente perché una risposta alle domande che pubblicamente avevamo posto all’amministrazione comunale non c’è.
Sempre leggendo la stampa, scopriamo che a una delle tante domande da noi poste, l’assessore Fornasini ha risposto: “Lo stanziamento sarà finanziato utilizzando i risparmi di spesa derivanti dalla sospensione dei mutui con CdP”.
Insomma non si fanno nuovi debiti ma si posticipano quelli che già si hanno.
Non abbiamo ancora capito con esattezza a chi vanno 1,7 milioni di Euro dei cittadini e soprattutto con quali criteri e regole e anche su questo tema non riteniamo sia un problema da attribuire alla nostra scarsa comprensione, ma all’assenza della necessaria trasparenza.
Stiamo parlando di soldi pubblici che dovrebbero servire a rilanciare le imprese, ma a nostro modesto avviso garantire al contempo i posti di lavoro. Ci piacerebbe quindi capire se le elargizioni a fondo perduto saranno almeno legate al mantenimento dell’occupazione.
Sarebbe interessante comprendere se le assegnazioni sono uguali per tutti e se è prevista una qualsiasi forma di verifica e controllo anche della legalità del lavoro! E in caso di infrazioni se viene previsto il recupero di risorse pubbliche o se rimarranno nelle tasche dei trasgressori.
Saremo curiosi inoltre di comprendere se anche nei confronti di coloro che stanno perdendo il lavoro, di chi il lavoro ce l’ha e ha anche dei figli piccoli e nell’estate dovrà scegliere tra spendere oltre 250 euro a settimana o rinunciare al lavoro, dei nuovi servizi alla persona, delle persone più fragili, delle nuove povertà che inevitabilmente questa crisi produrrà, ci sarà la stessa attenzione che questa Giunta sta avendo nei confronti delle imprese.
Quante sono quindi le risorse da destinare ai sistemi di welfare? Sono almeno altrettante?
Sarebbe inoltre utile comprendere se esiste una proposta organica che unisca anche stanziamenti di altri soggetti (vedi i fondi stanziati dalla CCIAA) utili a generare investimenti strutturali che favoriscano nuova occupazione, stabile e di qualità.
Se così non fosse il rischio concreto è quello di aver dato una risposta pratica solo ai titolari di alcune attività a scapito di altre, di non aver valutato tutti i nuovi bisogni, di aver aumentato il debito del Comune, senza aver provato a rispondere a nessuno dei problemi strutturali che questo territorio si trascina ormai da tempo.
Le Segreterie Territoriali Cgil Cisl Uil
La trasparenza non è un’opinione
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