Apprendiamo con rabbia e stupore che sul canale YouTube siderweb (poi ripreso da La Pressa di Modena) Paolo Zardo, amministratore delegato di VDP di Padova socia delle Fonderie Cooperative di Modena, nel luglio dell’anno scorso, quindi ben 6 mesi fa, ha confermato pubblicamente l’intenzione di Fonderie Cooperative di chiudere definitivamente il sito produttivo di Modena a inizio 2022.
Siamo quindi di fronte non alla volontà e disponibilità da parte dell’azienda di spostare il sito produttivo in un’area più consona e rinnovando negli impianti all’interno della città di Modena come ci è sempre stato raccontato sui tavoli di trattativa.
Se fosse confermato questo scenario, saremmo di fronte ad una vera e propria delocalizzazione che priverebbe il territorio di Modena di un’importante azienda. In quest’ottica sarebbero da valutare anche le ripercussioni sullo stabilimento di Codigoro (Fe), che svolge particolari lavorazioni per la produzione finale, e sull’indotto, con il reale rischio della perdita di circa 200 posti di lavoro.
Riteniamo grave che in tutti questi mesi di discussione Fonderie Cooperative non abbia mai nemmeno informato le organizzazioni sindacali dell’esistenza di questa dichiarazione. Non è neppure credibile che nessuno ne sapesse nulla.
Chiediamo pertanto, anche a fronte della delibera approvata recentemente dal consiglio comunale, un tavolo congiunto immediato sia con l’azienda che con le istituzioni per affrontare e chiarire una volta per tutte quale futuro dovrà avere la Fonderie Cooperative di Modena.
Qualora fosse confermata l’intenzione della chiusura definitiva del sito la FIOM metterà in campo tutte le necessarie iniziative di lotta per contrastarla.
Fiom-Cgil di Modena e Ferrara
Paolo Brini e Giovanni Verla