I dati definitivi relativi al bando per il “Contributo Affitto” 2023 registrano un numero molto elevato di domande, come mai nella nostra provincia: ben 4294 contro le 2594 del 2021. Sono numeri che confermano le difficoltà crescenti a cui stanno andando incontro molti cittadini.
Le domande ammesse sono 3645, e di queste solo l’81,5% è stato liquidato per insufficienza di risorse, nonostante l’utilizzo di parte del fondo morosità incolpevole precedentemente non speso (utilizzo che molto probabilmente non potrà più esser replicato in futuro).
Risultano infatti insoddisfatte 672 domande totali sui 3 distretti, con particolare preoccupazione sui dati relativi al Distretto Ovest (Cento, Bondeno, Terre del Reno, Poggio Renatico e Vigarano) dove circa la metà degli aventi diritto non ha trovato una risposta.
Tutto questo ancor di più conferma la preoccupazione, già espressa più volte dai sindacati inquilini Sicet, Sunia e Uniat unitamente a CGIL, CISL, UIL sia sui tavoli istituzionali che a mezzo stampa, relativamente al disagio sociale e abitativo che sta vivendo la nostra provincia.
Per dare risposta alle famiglie che, pur avendone diritto, non hanno potuto ricevere nulla, occorrerebbero altri € 719.000. Si sta parlando di famiglie che hanno un reddito ISEE inferiore ai 17.000 euro.
Di fronte a questo scenario, e a risorse già insufficienti a rispondere ai bisogni, il Governo non ha previsto in finanziaria le risorse per il Fondo per il contributo affitto e morosità incolpevole, eliminando questo fondamentale contributo. Il tutto mentre taglie le risorse per il contrasto alla povertà (RDC) e prospetta una legge delega fiscale che ridurrà le tasse soprattutto alle fasce medio-alte e alte, determinando una profonda ingiustizia sociale.
La conferma dell’indispensabile contributo del fondo affitti è stato più volte sollecitato con proposte di emendamento alla legge di bilancio da parte delle associazioni sindacali degli inquilini, proposte tutte respinte dalla maggioranza in commissione parlamentare.
Questo avviene mentre si registra un incremento degli affitti per effetti di una inflazione a due cifre, di episodi speculativi e i salari e le pensioni perdono il loro potere di acquisto.
Senza stanziamenti nazionali certi e continui a breve la situazione sarà assai più complessa. Chiediamo perciò con sempre maggiore insistenza a livello nazionale, regionale e comunale di mettere in campo risorse certe da destinare a questa emergenza, per coprire interamente le domande ammesse e per rispondere ai tanti bisogni abitativi esistenti (supporto alla locazione, incremento alloggi ERP e ERS, soluzioni alloggiative per studenti) con politiche pubbliche strutturali che diano centralità al tema dell’abitare.
CGIL – CISL – UIL SUNIA – SICET – UNIAT FERRARA