“La scomparsa di Renata Talassi è un’immensa perdita per tutto il nostro territorio – dichiara Cristiano Zagatti segretario generale Cgil Ferrara- Renata è stata esempio di grande impegno politico e sindacale mettendo sempre al centro della sua militanza la difesa della democrazia, delle libertà e dei diritti universali”. Nata e cresciuta in una famiglia antifascista nell’immediato dopoguerra si iscrisse alla Federazione giovanile comunista (Fgci) e negli anni Cinquanta divenne la Responsabile femminile per la Federazione comunista ferrarese.Dal 1960 al 1970, lavorò alla Cgil di Ferrara, dapprima presso la Federbraccianti, prendendo parte all’organizzazione di scioperi e manifestazioni, in seguito, alla Federazione lavoratori tessili e abbigliamento, dove si occupò, come sindacalista, nuovamente del lavoro a domicilio oltre che di alcune importanti vertenze di fabbrica. Negli anni Sessanta, Renata associò l’attività di sindacalista a quella di amministratrice, fu consigliera comunale a Ferrara per tre mandati, fino al 1972. Lasciata l’attività sindacale, tra il 1970 e il 1972, tornò alla Federazione del Pci, dove mise a frutto l’esperienza acquisita, occupandosi della Commissione fabbriche. Nel 1972, venne eletta in Parlamento tra le fila del Pci. Dapprima deputata (1972-1976) e in seguito senatrice (1976-1983), fu attiva soprattutto sul fronte della maternità e infanzia, sul lavoro a domicilio e sui problemi del lavoro agricolo, divenendo vice-presidente della Commissione agricoltura del Senato. Nel 1985, venne eletta consigliere presso la Provincia di Ferrara, della quale fu vice-presidente e assessore con mandato alle pari opportunità e formazione professionale. Come assessore, si occupò nuovamente delle principali crisi aziendali degli anni Ottanta. Dalla fine degli anni Ottanta è stata, inoltre, presidente e successivamente vice-presidente dell’Anpi ferrarese.
“Renata Talassi -prosegue Zagatti- aveva coscienza delle problematiche del lavoro, lei che era stata lavorante a domicilio sentiva l’impellenza del riscatto sociale e dell’emancipazione femminile, si impegnò a favore dello sviluppo del territorio e di quell’idea di militanza politica attiva a larga partecipazione e mai urlata. La Cgil tutta è vicina alla famiglia di Renata in questo momento di grande dolore”.