A distanza di pochi giorni, in rapida successione, sono accaduti due gravi infortuni che hanno colpito i lavoratori impiegati nelle lavorazioni sull’impianto GP 26°.
Ancora una volta è importante ribadire che eventuali responsabilità, civili e penali, saranno comunque ed eventualmente individuate dagli organi preposti che anche in questa occasione sono intervenuti per i rilievi del caso.
Ciò nonostante, questi due ultimi avvenimenti insieme all’incidente che ha coinvolto un lavoratore della ditta Rivetti nei cantieri del futuro GP XXVII, rappresentano un pericoloso segnale di vulnerabilità del sistema di prevenzione che come sindacato non ci possiamo permettere di trascurare.
Le più avanzate ricerche sullo sviluppo della lotta agli infortuni hanno dimostrato che, una volta messi in campo tutti gli interventi tecnici ed organizzativi, quello che non può essere annullato è il rischio residuale dovuto all’errore umano: il sindacato chiede con fermezza all’azienda Versalis un impegno per non fermarsi alla troppo semplice ricerca dell’errore umano, individuando solo nei “comportamenti” dei lavoratori coinvolti le uniche cause che hanno portato al verificarsi degli eventi.
La colpevolizzazione di chi è vittima dell’infortunio è inaccettabile!
Nasconde la verità dei fatti, omette le responsabilità datoriali, contraddice palesemente gli sforzi fatti in passato e richiede pertanto la necessità di riaprire un serio confronto con l’impresa: i punti in discussione sono il ruolo della formazione, le forme di partecipazione e di coinvolgimento dei lavoratori sulle scelte organizzative, il benessere lavorativo e la responsabilità sociale di impresa.
Il sindacato aveva già segnalato all’azienda diverse problematiche tra le quali l’inserimento di un gran numero di nuove figure professionali e del loro addestramento: la formazione è senza dubbio la base di un corretto comportamento di chi opera sui nostri impianti e deve essere affidata a persone con molta esperienza perché non è sufficiente conoscere le operazioni legate alla propria mansione, ma occorre aver il tempo per sviluppare una accurata conoscenza di tutte quelle accortezze che si possono apprendere solo con l’affiancamento a persone esperte.
L’attività di prevenzione dei rischi deve essere ulteriormente
dispiegata attraverso interventi tecnici e una puntuale manutenzione degli impianti. A tal proposito sarebbe auspicabile una veloce realizzazione di quel “cambio di passo” prospettato dalla Direzione che ancora non si è visto per una incomprensibile lentezza. Mai come in questo caso si può affermare che ogni giorno trascorso è un giorno perso nel
processo di miglioramento continuo necessario per il raggiungimento di performance sempre migliori anche in termini di sicurezza degli impianti.
E’ indispensabile unsuperamento delle problematiche espresse in vista dall’avviamento del nuovo impianto elastomeri che diverrà attività centrale per la tenuta economica e produttiva del sito ferrarese, ma dovrà essere
accompagnata dal rispetto delle norme di salvaguardia della salute nei riguardi tutti coloro che lo renderanno produttivo.
SEGRETERIE TERRITORIALI
FILCTEM-CGIL
FEMCA-CISL
UILTEC-UIL