Cgil: dove era tra il 2011 e maggio del 2018
Da mesi sui social media, in corrispondenza di prese di posizione della Cgil su provvedimenti del Governo, o su fatti di cronaca, o su iniziative territoriali e di categoria i profili ufficiali della Cgil vengono sommersi dalla domanda “dove eravate?”:
“Dove eravate mentre approvavano la Fornero?” … “Dove eravate mentre toglievano l’articolo 18?” … “Dove eravate mentre smantellavano i diritti dei lavoratori?” … “Dove eravate mentre si realizzava il Jobs Act?” … “Invece di occuparvi degli immigrati sareste dovuti scendere in piazza!” … e via così, conditi da un frasario livido e violento. Ma capita pure di leggere accuse alla Cgil di averli votati quei provvedimenti (!!!).
Forniamo qualche numero (fonte: rassegna.it): Dove era la Cgil – qualche numero sulle iniziative della Cgil dal 2011 al 2018:
- tra il 2011 e il 2012 (Governo Monti) – Cgil sola, o insieme ad altri sindacati, ha organizzato e indetto sette iniziative tra scioperi generali o manifestazioni nazionali contro le politiche di austerità, previdenziali (legge Fornero), fiscali e bilancio del Paese.
- tra il 28 aprile 2013 ed il 22 febbraio 2014 (Governo Letta), Cgil, Cisl, Uil unitariamente sono scese in piazza o si sono fermate per uno sciopero generale almeno tre volte con iniziative nazionali e con l’obiettivo di riportare il lavoro al centro dell’agenda politica.
- tra il 22 febbraio 2014 ed il 16 dicembre 2016 (Governo Renzi) la Cgil, da sola, ha organizzato ben dodici iniziative di mobilitazione nazionale tra cui scioperi, presidi e manifestazioni. Su tutte
– lo sciopero del 16 ottobre 2014 in Emilia-Romagna contro il Jobs Act,
– la mastodontica manifestazione del 25 ottobre 2014 di piazza San Giovanni a Roma con un milione di persone
– il flash mob dei giovani “Il Jobs Act fa acqua da tutte le parti”.
Se contro la riforma del lavoro la Cgil è riuscita a coinvolgere solo la Uil, contro la legge Fornero sono state almeno sette le iniziative di mobilitazione unitarie.
Nel corso del 2016 la Cgil si è mobilitata da sola nelle piazze e nei luoghi di lavoro per raccogliere le firme necessarie per 3 referendum abrogativi (ripristino articolo 18, abolizione dei voucher, responsabilità in solido negli appalti) e per una proposta di legge di iniziativa popolare denominata Carta dei Diritti Universali del Lavoro, per un nuovo Statuto per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.Durante questa iniziativa, a livello nazionale, sono state raccolte oltre 5 milioni di firme e la proposta di legge di iniziativa popolare è stata depositata in Parlamento ed ora si attende che il Parlamento la ponga in discussione.
Per approfondimenti vedi Carta dei Diritti Universali del Lavoro
tra fine 2016 e Maggio 2018 (Governo Gentiloni) è proseguita una battaglia importante dopo l’abrogazione dei voucher per fermare i referendum e la loro riproposizione con leggere modifiche che tradivano l’obiettivo abrogativo del referendum proposto dalla Cgil. E’ proseguita anche un’iniziativa unitaria di confronto con l’esecutivo Gentiloni sulla previdenza e Cgil, Cisl, Uil hanno continuato a mobilitarsi per cambiare la legge Fornero. La Cgil da sola è scesa anche in piazza il 2 dicembre 2017 per la manifestazione nazionale “Pensioni i conti non tornano”.
A queste iniziative vanno sommate tutte le iniziative di mobilitazione delle categorie (pubbliche e private) che sono scese in piazza
- contro il sistema previdenziale,
- contro specifici provvedimenti,
- per il mancato rinnovo dei contratti (integrativi e nazionali),
- per la difesa dei posti di lavoro.
Chi dice che Cgil non ha fatto nulla non ricorda, o non vuole ricordare, oppure non c’era.
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