Lettera aperta al comune di Ferrara
Non avendo ormai da tempo, e non per colpa nostra, nessun tipo di confronto con l’Amministrazione comunale di Ferrara abbiamo appreso dalla Stampa che la stessa avrebbe concordato, con tutte le forze economiche, un piano di rilancio dell’economia locale chiamato “Ferrara rinasce”.
E’ evidente anche per il Sindacato che l’effetto del fermo produttivo/commerciale di tantissime delle attività locali a causa dei provvedimenti relativi a Covid-19, produrrà gravi difficoltà alle imprese locali e ai dipendenti che vi lavorano.
Premesso che tutte le misure adottate in sicurezza tese a far ripartire e a dare un impulso al tessuto economico locale nella cosiddetta fase 2, non possono che trovare il sostegno delle OO.SS. Tuttavia se fosse stata data l’opportunità anche a noi di sedere a quel tavolo, avremo posto alcune domande.
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Visto che le entrate dell’Ente non aumenteranno, anzi verranno meno diversi milioni per parcheggi gratuiti, tassa di soggiorno, canoni di attività chiuse, servizi a domanda individuale (rette, trasporti scolastici, ecc), permessi ZTL, ingressi ai musei, diminuzione di ICI su terreni Agricoli, scontistica sui servizi di igiene ambientale, ecc.: quali saranno i capitoli di spesa che saranno tagliati? E in quale misura? O quali misure verranno attuate per incrementare le entrate?
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Si stanzieranno 1,5 Milioni di Euro a fondo perduto a favore del Commercio. E perché non al settore degli artigiani? C’è l’intenzione di vincolarli al rispetto della legalità?
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da quanto si legge, gli aiuti saranno uguali per tutti con due sole unità di misura: realtà completamente inattive e realtà parzialmente inattive. Ciò a prescindere dai guadagni o dai volumi d’affari (e quindi imposte) dichiarati in precedenza? Si terrà conto dell’occupazione prodotta? Vi sarà un incentivo a chi incrementa posti di lavoro?
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i beneficiari potranno utilizzarli per pagare utenze, costi di affitto, beni necessari. Tali misure non rischiano di sovrapporsi (vedi affitto) alle stesse che sta predisponendo il Governo con il cosiddetto DL “Aprile”?
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Ai 1,5 Milioni di aiuti al settore si dovrebbero aggiungere, solo per citare le agevolazioni dirette, 2 Milioni di Cosap, 1,9 Milioni di Imposta sulla Pubblicità, per un totale 4,4 milioni?
Tutte queste agevolazioni che significano minori entrate non possono tradursi in un mancato incremento dei servizi per i cittadini.
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Il comune intende definire misure quantitative altrettanto importanti a rafforzamento del sistema di Welfare che sarà sempre più necessario sostenere a causa della crisi economica? (si possono esplicitare le tante misure)
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Sono previsti controlli e da parte di chi? E’ prevista la cancellazione dell’agevolazione alle aziende che percepiscono il contributo se le autorità preposte ai diversi controlli dovessero rilevare sanzioni?
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Quale sarà il contributo di idee e proposte che il comune rappresentato dall’Assessore Travagli, si era impegnato a fornire alla Consulta dell’Economia e del Lavoro? Le promesse fatte ai dipendenti del Mercatone Uno non si sono ancora concretizzate.
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quali investimenti strutturali si intendono mettere in campo?
C’è bisogno di visione per dare risposte ai tanti giovani studenti pendolari, a quelli in cerca di lavoro, ai dipendenti dei commercianti e non solo ai commercianti, alle migliaia di anziani che vivono con una misera pensione attraverso il rafforzamento del welfare e non con premesse che prefigurano la sua destrutturazione, alle tante mamme e ai tanti papà che vivono di lavoro e che devono avere certezze sugli investimenti al sistema scolastico, ai tanti lavoratori pendolari e non da ultimo a quel mondo del lavoro che viene lasciato nell’illegalità e che rappresenta la piaga per tutta la nostra economia.
CGIL CISL UIL Ferrara
Cristiano Zagatti Bruna Barberis Massimo Zanirato
Ferrara, 8 maggio 2020