A seguito dell’istanza di incontro del 16 dicembre scorso presentata al Comune di Jolanda di Savoia, ieri giovedì 11 gennaio, le Segreterie Confederali unitamente alle Federazioni di categoria del Pubblico impiego e delle Federazioni dei Pensionati di CGIL CISL e UIL territoriali, hanno incontrato la Sindaca Elisa Trombin.
Le motivazioni che hanno spinto le OO.SS al confronto sono dettate dalla forte preoccupazione per la sorte che avranno i servizi usciti dall’Unione “Terre e fiumi” e che dal 1° gennaio sono tornati in capo al Comune di Jolanda di Savoia.
Molti infatti erano i servizi affidati alla gestione dell’Unione dal 2009. Dai servizi sociali, il settore più delicato e complesso, alla polizia municipale, dallo sportello per le attività produttive, ecc…
E’ bene ricordare che l’Unione era nata con il chiaro scopo di “promuovere e concorrere allo sviluppo socio-economico del territorio dei sei comuni, favorire il miglioramento della qualità della vita della propria popolazione, promuovere azioni volte ad aumentare la sicurezza, estendere la partecipazione democratica dei cittadini alla vita delle Istituzioni e in un’ottica di “semplificazione del quadro istituzionale e di contenimento dei costi”, dovuto proprio alle economie di scala date dalla gestione associata.
Cosa succederà ora, quale modello organizzativo si adotterà, come verrà gestita la complessa macchina comunale; con quale personale si pensa di dare continuità a questi servizi essenziali per la cittadinanza? Come verrà garantita stabilità e qualità alle tante attività sociali, sociosanitarie e assistenziali ?
Le richieste di chiarimento portate all’attenzione della prima cittadina di Jolanda di Savoia, ancora una volta, non hanno trovato risposte chiare, trasparenti e soprattutto convincenti sulle scelte che intende fare l’Amministrazione comunale e sulla garanzia della qualità dei servizi. Inaccettabile sotto diversi profili la determina n. 239 del 28-12-2017 con la quale il Comune assegna il servizio di assistente sociale per un anno a CIDAS, per 30 ore la settimana. Cooperativa che eroga anche i servizi valutati necessari dalla propria dipendente: conflitto di interessi? A nostro avviso non si presenta solo un problema di qualità ma ben più grave che deve trovare le giuste verifiche dei soggetti preposti alla valutazione dei necessari profili di legittimità giuridica.
Ci è stata rappresentata una gestione del “giorno per giorno”, di interventi basati sull’emergenza e di una possibile, futura valutazione dei risultati ottenuti, anziché la presentazione di una gestione pianificata e programmata sulla base di dati oggettivi e riscontrabili. La partecipazione e il coinvolgimento non li si possono solo rivendicare ma li si devono praticare.
“Siamo rimasti così indignati dall’assenza di contenuti dell’incontro, utili ad avere garanzie per il mantenimento del necessario livello di sicurezza sociale per la popolazione più fragile, che stiamo valutando la possibilità di scrivere formalmente al Prefetto” chiudono Zagatti, Barberis e Zanirato.
Per CGIL CISL UIL
Cristiano Zagatti
Paolo Baiamonte
Massimo Zanirato