Anche quest’anno il “disco rotto” dell’Amministrazione comunale suona il solito ritornello.
“…possiamo cedere quote di partecipazione azionaria di Hera e parzialmente di AMSEF…”
Lo ribadiamo, come CGIL CISL e UIL unitamente alle nostre categorie non comprendiamo l’utilità per la maggior parte dei cittadini di questa decisione.
Eppure in campagna elettorale, ma anche successivamente il Sindaco ha sempre affermato che il Comune avrebbe mantenuto l’attuale assetto proprietario. L’ Assessore al bilancio lo sa?
Come abbiamo già e più volte avuto modo di dire, avanziamo innanzitutto dubbi sugli effetti di operazioni simili temendo si possa aprire definitivamente la strada alla privatizzazione di servizi che, per la loro natura ed universalità, sono e devono rimanere pubblici, nell’interesse non solo dei lavoratori, ma soprattutto dei cittadini.
Pensiamo ad esempio al ruolo che ha Amsef e quanto abbia inciso positivamente negli anni con la calmierazione dei prezzi dei funerali, o il ruolo delle Farmacie comunali in questo periodo di pandemia.
Pensiamo davvero che se fossero gestite da privati (anche se solo in parte) avrebbero lo stesso ruolo e le stesse funzioni? O che l’ Amministrazione pubblica sarà in grado di non lasciare al solo “mercato” la risposta ai bisogni delle persone?
L’assessore Fornasini, continua ad affermare che il bilancio del comune è in ordine, ci chiediamo, che bisogno c’è di fare cassa? C’è la volontà di destinare ulteriori risorse con un’ altra operazione come “Ferrara rinasce” alienando il capitale dei cittadini?
A sostegno della nostra posizione ci sono elementi sia economici, sia politici.
Dal punto di vista economico che senso ha privarsi di aziende o di azioni che hanno in questi anni concorso in maniera consistente ad incrementare le entrate del comune?
Da un punto di vista politico invece, cedere in parte o in toto azioni delle proprie società da parte degli Enti Locali significa continuare a non voler rafforzare un ruolo di vero ed incisivo indirizzo e controllo di aziende che erogano servizi pubblici ai cittadini.
Lo diciamo oggi esattamente come detto alla giunta precedente:
il controllo sulle aziende pubbliche andrebbe rafforzato al fine di mantenere adeguati presidi e rapporti territoriali, per poter fare un piano di rilancio degli investimenti magari per politiche ecosostenibili, per la cura e la manutenzione del territorio.
Infine è utile evidenziare come questa proposta di dubbia utilità venga fatta solo a pochi giorni dalla firma del “Patto per il Lavoro e per il clima 2030” che anche il comune di Ferrara ha sottoscritto.
Verrebbe da dire che era distratto colui o colei che per il Comune ha firmato quell’accordo per non accorgersi che a pag. 14, quel testo prevede che “…..è fondamentale coinvolgere le imprese a partire dalle multi utility degli enti locali – nelle quali la partecipazione e il controllo pubblico sono strategici….”.
Sarebbe utile conoscere la posizione del Sindaco, ma non abbiamo dubbi sia coerente con quanto detto in campagna elettorale e anche già ribadito nei fatti.
CGIL CISL UIL FERRARA