Caso Feola e i tanti, forse troppi, “LEGAmi”.
Ora che l’attenzione anche al post elezioni è in calo, ora che continua il silenzio istituzionale e ora che è finito quello “pre-elettoral-sindacale” – qualcuno si è risvegliato! – possiamo tornare più tranquillamente sul merito dei fatti accaduti presso la caserma di Copparo l’11 di settembre e di quelli che potrebbero apparire LEGAmi importanti.
Merito che, per la CGIL, attiene unicamente al rispetto dell’art.32 della Costituzione, al diritto alle cure per tutti gli individui e alla garanzia della continuità di pubblico servizio: l’ 11 settembre il maggiore Feola ha impedito ai sanitari di soccorrere una persona all’interno della caserma e sono stati trattenuti due mezzi del 118 inutilmente per ore privandone la disponibilità alla popolazione ferrarese. Questo non doveva e non deve più accadere.
Ad oggi i Signori Sindaci Fabbri e Pagnoni non interrompono il “silenzio istituzionale” pur ricoprendo precise responsabilità in tema di sanità. Il 13 gennaio gli veniva chiesto se fossero a conoscenza dei fatti avvenuti presso la caserma di Copparo; nel caso se avessero avviato delle verifiche e soprattutto quali interventi assunti a garanzia della continuità del pubblico servizio di emergenza, del diritto alla salute della popolazione ferrarese tutta, dell’esercizio professionale di ogni lavoratore, sia esso sanitario o impiegato nelle forze dell’ordine. Continuano insopportabili silenzi, anche se non rientrerebbero tra i loro doverei istituzionali. I “LEGAmi” politici non possono intaccare la funzione istituzionale.
Imbarazzo dovrebbe provarlo un certo sindacato che a conoscenza dei fatti dal lontano 4 ottobre, scrive al Direttore generale dell’ AUSL sollecitando “una risposta in tempi rapidi a tutela della dignità e della sicurezza dei professionisti coinvolti e dei pazienti” (FIALS Boschetti) ma
quella che sembrava un’onesta sollecitazione può attendere e con essa anche la tutela dei lavoratori e dei cittadini. Per ragioni o “LEGAmi” che a noi poco interessano, ma che dovrebbero interessare chi pensa di essere tutelato da FIALS, l’attenta Boschetti se ne dimentica.
Tutti ricorderanno la linea dei legali del Feola che goffamente e incautamente hanno cercato di ricondurre la denuncia della CGIL a ragioni elettorali attribuendo così, forse inconsapevolmente ma di certo incautamente, una precisa appartenenza politica al Maggiore dell’arma dei carabinieri (anche se grossi dubbi sui “LEGAmi” con Matteo Salvini, dopo una veloce occhiata al suo profilo Facebook a nessuno sarebbero rimasti). Forse è il silenzio (omertoso?) dal 4 ottobre ad oggi della FIALS che andrebbe indagato in chiave elettorale, e per diverse gravi e colpevoli ragioni.
Come difficile credere che il 19 dicembre Boschetti non abbia dettagliato la vicenda al Sindaco Fabbri che accoglie FIALS in pompa magna nei suoi uffici.
La stampa locale racconta di un incontro così interessante da indurre il Sindaco, nonché Presidente della CTSS a dichiarare pubblicamente di voler infrangere i regolamenti e invitare alla prossima seduta della Conferenza un sindacato non previsto, probabilmente funzionale. Ma se non si sono confrontati sulla tutela dei lavoratori, sulla loro dignità, sulla garanzia del diritto alla salute dei cittadini che passa dall’organizzazione sanitaria, di cosa avranno mai parlato? Quali “LEGAmi” di interessi comuni?
Nell’attesa che la Magistratura svolga il proprio operato è doveroso ricordare che le Istituzioni sono di tutti e non di una parte, che ci sono regole a partire dalla Costituzione fino ai regolamenti locali che sono a garanzia del vivere civile e democratico e chi ha responsabilità istituzionale dovrebbe battersi ogni giorno per farli rispettare: vogliamo continuare a vivere in uno Stato di diritto.
Al Presidente Fabbri va ricordata pubblicamente la responsabilità che porta e che proprio per questo avrebbe già dovuto sentire l’esigenza di verificare il rispetto della “Convenzione” che disciplina gli interventi tra personale sanitario e forze dell’ordine ( AUSL prot. n. 0046170 del 25/7/2014) anziché scegliere il silenzio e speriamo non abbia anche scelto di abdicare alle proprie funzioni. Il rispetto delle regole nel rapporto con e tra le istituzione è la base del vivere comune, civile e democratico.
Al Sindaco Pagnoni va ricordato che porta la responsabilità delle condizioni di salute della popolazione copparese, responsabilità che non ha ancora trovato traccia nella discussione del Consiglio Comunale e che va oltre i “LEGAmi” di partito. L’interesse generale deve sempre venire prima.
Per questo riteniamo utile inviare il materiale in nostro possesso, solo dal 26 novembre e che ha concluso il suo iter di approfondimento il 28 dicembre, a tutti i Consiglieri così che possano essere il doveroso stimolo a Giunte distratte.
Al Maggiore Feola nulla va detto in merito ai fatti accaduti, altri saranno i soggetti deputati a farlo ma ci permettiamo di esprimere disappunto sulla gestione del proprio profilo Facebook, sull’ostentazione dei “LEGAmi” politici, di commenti sessisti e omofobi, comportamento poco consono al ruolo istituzionale che, ancora, a tutt’oggi svolge. Uomini e Donne delle Istituzioni lo si è sempre e mai va mancato di rispetto, o anche solo dato adito, a ciò che si rappresenta.
Alla Segretaria della FIALS Boschetti ricordiamo solamente che, purtroppo, comportamenti poco rispettosi, agiti a scapito dei lavoratori per incomprensibili (?) ragioni, o ipotizzabili “LEGAmi” poco autonomi, producono un danno a tutto il mondo del lavoro e a tutto il movimento sindacale, servirebbe più serietà nella tutela di chi si rivolge, per bisogno, al sindacato.
Come CGIL ci auguriamo che tutta la politica a livello locale senta la necessità, il dovere di affrontare ed approfondire questa vicenda a garanzia dell’onorabilità delle istituzioni che rappresentano, dei cittadini che li hanno eletti, del diritto alla salute di ogni persona della nostra provincia e di farlo nelle sedi preposte: nella CTSS e nei Consigli comunali.
Segretario Generale CGIL – Ferrara
Cristiano Zagatti
Segretario Generale FP CGIL – Ferrara
Natale Vitali