Partecipazione e condivisione. Questa è stata la base dell’assemblea, che si è tenuta alla sala mensa del Petrolchimico di Ferrara oggi pomeriggio. Lo sciopero di 2 ore con l’assemblea è stato proclamato dai sindacati confederali Cgil Cisl Uil a seguito al gravissimo infortunio di ieri mattina, dell’operaio della Rivetti Elettroimpianti, una ditta di assistenza che lavora in appalto all’interno del Petrolchimico. Ad aprire l’assemblea è stato Giovanni Verla della Fiom di Ferrara che oltre alla rabbia ed al disappunto su quello che è accaduto ieri, ha detto “oggi siamo in sciopero per darci un obiettivo su ciò che sta accadendo nel sistema degli appalti e fare una discussione complessiva per portare ad unione la frammentazione lavorativa dell’intero sito”. L’accordo quadro richiesto a gran voce da tutti i presenti, in materia di appalti è urgente sottoscriverlo per poter parlare a tutti i lavoratori per definire qualità e quale modello organizzativo del lavoro adottare, in modo particolare sul tema centrale e fondamentale della sicurezza. “Le gare d’appalto a costi inferiori e al ribasso -ha detto Fausto Chiarioni segretario provinciale della Filctem di Ferrara- vanno a discapito della professionalità e delle condizioni di lavoro. Ci vogliono più momenti di confronto vero con l’azienda se si vuole garantire la sicurezza del lavoro, che non è possibile in “autosufficienza”. Il tema della sicurezza è stato definito da Chiarioni stesso, come una regola di civiltà e rilanciarne la discussione è priorità assoluta. Diversi poi gli interventi degli RLS, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, di ditte in appalto che hanno riportato le loro difficoltà e le varie situazioni critiche, entrando nello specifico del loro lavoro e richiedendo maggiore responsabilizzazione nell’affidare o nei cambi d’appalto, per sicurezza e formazione. Non bisogna guardare solo al massimo ribasso che penalizza la sicurezza e la formazione, perchè costa! Sono poi intervenuti Luigi Baiano della Femca Cisl e Bruna Barberis della segreteria Cisl di Ferrara che ha richiamato il Patto per il lavoro siglato a livello regionale chiedendo coerenza alla parti datoriali ferraresi, rispetto ai contenuti dell’accordo stesso.
Riccardo Grazzi della segreteria confedrale della Cgil è intervenuto partendo dal fatto che oggi non c’è una conclusione, ma c’è l’impegno a rilanciare con forza l’iniziativa a sostegno del raggiungimento dell’accordo quadro ed a contrastare i tentativi di disconoscere il ruolo sociale dei sindacati, con l’arretramento consecutivo delle condizioni lavorative per tutti. “Sono oltre 30 anni che il sindacato – ha detto Grazzi- non monetizza sulla salute e sulla sicurezza, ora più che mai il sindacato viene osteggiato nel proprio ruolo ma la parte datoriale il controllo dell’ambiente e della sicurezza non lo sa fare. Negare gli RLS significa di impedire alle persone di autotutelarsi in un momento dove è appurato che i lavoratori non stanno bene e stiamo assistendo ad episodi inacettabili”. Quindi maggiore responsabilità sociale nel lavoro e negli appalti e non solo mero profitto, questa è la base di una vera democrazia e per la dignità del lavoro e dei lavoratori.
Assemblea al Petrolchimico a seguito del gravissimo infortunio avvenuto lunedì 24 luglio
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