Ci indigna, ci schifa ma non ci sorprende la manifestazione della Lega nord di Ieri a Poggio Renatico ma c’è anche altro di che rimanere attoniti leggendo la stampa di oggi: mentre il Segretario nazionale del PD propone tassazioni agevolate per i territori che accolgono i profughi la Sindaca di Codigoro – dello stesso partito – paventa la possibilità di introdurre tassazioni sfavorevoli per i privati cittadini del Comune che mettono edifici a disposizione dell’accoglienza dei profughi.
Di più: precisa che il comune non spenderà un euro per politiche di integrazione.
La confusione e la schizofrenia è tanta ma certo è che la gente tra la brutta copia e l’originale sceglie sempre l’originale.
Quale è la proposta di gestione del fenomeno migratorio (fenomeno non certo straordinario ma strutturale, su questo speriamo possiamo essere tutti d’accordo)? Il problema sono i cittadini che mettono a disposizione le proprietà o la mancata collaborazione e la chiusura di diversi amministratori che impediscono una gestione coordinata ed equilibrata della situazione?
Probabilmente non saremo mai in grado di gestire positivamente il fenomeno se non ci liberiamo dalla tanta, troppo ipocrisia che ci gira attorno.
Perché è ipocrita – ma è ormai evidentemente esercizio comune a diversi colori politici – mettere in contrapposizione i cittadini che vivono situazioni difficili di mancanza di lavoro, difficoltà economica, povertà con chi arriva nel nostro territorio chiedendo una possibilità di sopravvivenza. E’ ipocrita rappresentare le politiche di integrazione – di cui il nostro paese ha bisogno come il pane – come politiche che tolgono qualcosa agli “autoctoni” in difficoltà, e non invece come politiche che migliorano la coesione sociale e quindi la condizione di tutti, mentre in questo Paese nessuno – nel dibattito pubblico – si preoccupa di 180 miliardi di evasione fiscale all’anno. Quello sì un reale furto ai danni di tutti, ma in questo paese i furti in giacca e cravatta pare non vadano disturbati, meglio dilettarsi nel fomentare la guerra fra poveri che notoriamente lascia intatti e sorridenti i poteri forti.
Alcuni Sindaci qualche giorno fa proponevano di tornare ai decreti flussi per l’ingresso di lavoratori stranieri, fermi da diversi anni. Noi condividiamo una necessità: favorire l’ingresso legale degli stranieri, unico vero antidoto alle diverse illegalità: tratta, lavoro nero, sfruttamento (parlare di caporalato farebbe inorridire certamente anche qualche rappresentanza datoriale), sfruttamento della prostituzione e criminalità.
Ma anche qui, togliamo di mezzo le ipocrisie: la normativa vigente obbliga il datore di lavoro ad inoltrare una domanda per il solo ingresso di lavoratori che risiedono all’estero: le tante sanatorie effettuate in passato si sono rese necessarie proprio per sanare l’inefficienza e l’inadeguatezza di questo sistema, che rende di fatto impossibile arrivare legalmente in Italia e in Europa.
Non è sufficiente ripristinare il sistema del decreto flussi, è necessario riformare la legislazione.
Serve una proposta e una riforma strutturale, che oggi non vediamo arrivare dalla politica ma dalla società civile: la proposta di legge “Ero straniero”, promossa fra gli altri da Arci, Acli, ASGI, A buon diritto e Radicali va in questa direzione, e come CGIL ci impegniamo a sostenerla attivamente anche in questo territorio.
Segreteria CGIL Ferrara