Palazzo Giulio d’Este, Castello e Palazzo Municipale tre strutture governative che ben rappresentano la necessità che la nostra Pubblica Amministrazione ha di essere ammodernata.
Senza che il Signor Prefetto, il vice Presidente della Provincia e il Sindaco della Città Capoluogo si risentano, è responsabile far notare che nemmeno il covid-19 è riuscito a produrre il necessario livello di integrazione tra le diverse Istituzioni a livello locale. E tutti dobbiamo esserne preoccupati e contribuire a superarne i limiti.
Dialogo che sembra assente anche tra il vice Presidente della Provincia Nicola Minarelli, il vicepresidente vicario ANCI regionale Alan Fabbri e i loro rispettivi livelli apicali di rappresentanza regionale ANCI e UPI. A volte sembra quasi di vivere in una provincia fuori dalla regione Emilia-Romagna, privati di quell’elementare e costruttivo sistema di relazioni.
A poco è servito l’incontro del 23 dicembre 2020 con la Prefettura per affrontare i diversi disagi che studenti e docenti avevano già vissuto nelle numerose fasi di ripartenza delle scuole e i rischiosi assembramenti per chi usufruiva dei mezzi pubblici. Disagi e rischi contagio che avremmo voluto evitare, provare a prevenire ma che i grafici presentati dall’AUSL in sede di Conferenza Territoriale Socio Sanitaria degli ultimi mesi, hanno posto in evidenza. Attendiamo ancora il “Piano operativo trasporti” dalla Prefettura e a questo punto potremmo anche sentirci sollevati da responsabilità per l’esito della diffusione del virus ma non ci sembrerebbe un atteggiamento responsabile. Anche perché la pandemia non sembra proprio essere finita, sottolineata dai continui appelli a proseguire con comportamenti attenti ad evitare i contagi, a “non abbassare la guardia”.
Dopo svariati interventi in CTSS, il 21 aprile come CGIL, CISL e UIL inviamo nota di richiesta di confronto su scuole e TPL a vice Presidente della Provincia e Sindaco della Città Capoluogo. Da quest’ultimo, Alan Fabbri nel ruolo di vicepresidente vicario ANCI regionale, non abbiamo ricevuto risposta.
Il vice Presidente della Provincia Nicola Minarelli, che ringraziamo, risponde però in modo preoccupante. Ci ricorda che sono stati istituiti Tavoli coordinati e presieduti dal Prefetto e che quei luoghi hanno sostituito i preesistenti tavoli provinciali, anche per ciò che riguarda, nello specifico, la definizione del più idoneo raccordo degli orari tra inizio e termine delle attività didattiche, nonché degli orari dei servizi di trasporto urbano ed extraurbano. Aggiunge che l’Amministrazione provinciale non dispone dunque, al di là delle responsabilità formali, neppure di dati, informazioni o altri elementi puntuali che possono essere utili.
Se questo è un esempio del contesto amministrativo nel quale viviamo, diventa per noi difficile ricercare e praticare un costruttivo dialogo sociale volto ad affrontare le principali emergenze economiche e sociali presenti nel nostro territorio, incluse quelle straordinarie e inedite derivanti dalla pandemia e valorizzare quello che dovrebbe essere il fondamentale ruolo degli Enti Locali nella loro qualità di istituzioni rappresentative più vicine ai cittadini. Ne consegue l’impossibilità di vedere migliorare la loro capacità di rispondere ai problemi reali delle persone.
E’ urgente chiarire o correggere i cortocircuiti provinciali perché cittadini, studenti, lavoratori tutti possano avere la certezza di una buona relazione istituzionale tra chi li governa e li amministra, e che convintamente pratichino un corretto e costruttivo dialogo sociale nell’interesse collettivo, per il bene di tutta la nostra comunità.
I Segretari generali
CGIL Cristiano Zagatti
CISL Bruna Barberis
UIL Massimo Zanirato