Solo pochi giorni fa CGIL CISL e UIL avevano incontrato il Presidente ed il Direttore di Clara, unitamente al rappresentante ATERSIR (il Sindaco di Poggio Renatico Garuti), preoccupati per le prospettive dell’azienda, per le voci su possibili esuberi e per comprendere l’esistenza di un piano industriale e finanziario (e relative tariffe), utile ad ottenere l’affidamento da ATERSIR (oggi in regime di proroga) necessario per continuare lo svolgimento del servizio di igiene urbana nei 19 comuni serviti da Clara.
Dall’incontro ci era parso di capire che i soci (che ricordiamo sono i Sindaci) avevano dato mandato al CdA di costruire un piano comprensivo di investimenti, organizzazione dei servizi e tariffe che consentisse a Clara di operare per i prossimi 15 anni.
Anche in questa logica il Direttore aveva smentito ogni possibilità di esuberi del personale anzi, aveva dichiarato la sua volontà di valorizzare le competenze presenti, anche con l’attribuzione di nuove o diverse responsabilità e/o mutamenti di mansione.
Al contrario, leggiamo in questi giorni sulla stampa che i Sindaci di Terre del Reno, di Bondeno e dello stesso Garuti, che in Clara un centinaio di persone sarebbero di troppo; insinuando nemmeno troppo velatamente, che anche il Direttore di Clara convenga su questo.
Se alcuni Sindaci dovevano sfiduciare un direttore appena assunto, potevano trovare una modalità diversa anziché esporlo al pubblico ludibrio.
Ciò che però più preoccupa le OO.SS. sono le prese di posizione di questi Sindaci (soci) scollegate da qualsiasi percorso razionale; come se stessero parlando di un’azienda di proprietà di qualcun altro.
Come se gli effetti (anche economici) prodotti da Clara non avessero ripercussioni dirette sulle proprietà (Comuni)
Ci piacerebbe sapere se questi Sindaci, hanno davvero dato un mandato con degli obiettivi al C.d.A. da loro nominato, per la predisposizione di un nuovo piano industriale per la raccolta dei rifiuti.
Se sì, con quali caratteristiche? Quali sono gli investimenti necessari? Quale organizzazione del servizio (ad esempio ogni quanti giorni avviene la raccolta per frazione da conferire)? Quante persone servono per poter svolgere tale servizio? Quanto è il costo e la conseguente tariffa applicata?
A fronte di queste dichiarazioni, davvero qualcuno pensa che entro la fine dell’anno CLARA riuscirà a presentare ad ATERSIR, il piano industriale affinché gli venga affidato il servizio per i prossimi 15 anni?
Ecco perché continuiamo a preoccuparci, non solo per le centinaia di dipendenti che lavarono in CLARA o per i cittadini che hanno il diritto di pretendere un servizio pubblico all’altezza, ma anche per i contribuenti che a causa di soci (sindaci) inadeguati rischiano di pagarne le conseguenze.
Cari Sindaci smettete di fare della campagna elettorale e iniziate a lavorare nell’interesse di un’azienda che è di proprietà dei cittadini che rappresentate
Le Segreterie Territoriali Cgil Cisl Uil
Cristiano Zagatti Bruna Barberis Massimo Zanirato