Sciopero dell’intero turno di lavoro per tutti i lavoratori e le lavoratrici della distribuzione cooperativa e di Federdistribuzione. E’ questa la proclamazione annunciata dai sindacati Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs Uil sabato scorso in conferenza stampa alla Sala Verde della Camera del lavoro di Ferrara. “Le aziende associate a Federdistribuzione -ha detto Fabrizio Tassinati segretario provinciale Filcams- stanno applicando ormai da 4 anni un regolamento associativo, residuo di un precedente contratto collettivo scaduto nel 2013, rifiutandosi di applicare il rinnovo del CCNL di Confcommercio siglato nel 2015, in spregio ad a un diritto costituzionalmente garantito ai lavoratori. La situazione è molto grave in quanto questa mancata applicazione ricade sulle tasche dei lavoratori, che pagano un danno sia contributivo che retributivo per la mancata erogazione degli aumenti salariali previsti dal rinnovo del contratto del 2015. A livello nazionale sono state aperte diverse vertenze.” “Inoltre – rincara Giorgio Zattoni delle Uiltucs- Federdistribuzione ha disdetto l’erogazione al fondo a favore dell’Ente bilaterale per il sostegno al reddito dei lavoratori, con grave perdita in termini di diritti: parliamo di contributi per genitori di figli con disabilità, contributi per asilo nido, libri di testo e tanto altro ancora”. Per tutto questo, venerdì 22 dicembre lavoratrici e lavoratori faranno sciopero di 8 ore o dell’intero turno di lavoro: parliamo di aziende a livello territoriale quali Metro, Zara, Bennet, Bricoman, Despar. Ancora non comunicata invece la data dello sciopero a livello provinciale, che riguarderà i lavoratori e le lavoratrici della distribuzione cooperativa. “Comunicheremo la data – prosegue Tassinati- a seguito del giro di assemblee valutando insieme ai lavoratori, il giorno piu “incisivo”. Anche in questo caso il contratto collettivo è scaduto ormai da 4 anni e come organizzazioni sindacali non siamo disposti a siglare nessun accordo che prevede peggioramenti in termini economici e di diritto così come da loro proposto.” Tra i punti maggiormente dolenti, illustra Maria Lisa Cavallini coordinatore RSU di Coop Allenza 3.0, la malattia, con la riduzione del pagamento dei primi 3 giorni di assenza, a fronte di un denunciato assenteismo senza alcun documento che lo comprovi; un passaggio del divisore orario mensile a 168, peggiorando di fatto le buste paga dei lavoratori; la riduzione del 5% sulle maggiorazioni orarie domenicali, straordinarie e notturne; possibilità per le imprese di assumere part time a 8 e 16 ore settimanali, anche non per week end e senza accordo aziendale. “Riteniamo inaccettabile l’atteggiamento della distribuzione cooperativa – conclude Tassinati- che chiede di derogare ogni norma, come ad esempio sul part time, penalizzando e precarizzando sempre più il lavoro e la situazione lavorativa. La distintività cooperativa non c’è più!”. Solo per quantificare il danno economico, sono 1.539 euro in meno che i lavoratori hanno perso a causa del mancato rinnovo del loro contratto di lavoro. Una bella cifra considerando tutto il resto sul piatto della bilancia, ed è per tali motivazioni che sarà uno sciopero lungimirante: chi vive di stipendio non ha nulla da restituire!
Maggiori info al sito nazionale Filcams Cgil
ATTENZIONE: sciopero confermato per la distribuzione cooperativa, venerdì 22 dicembre, in orario 10-12 con presidio davanti all’ingresso principale della Coop Il Castello in Via Bologna e della Coop di Codigoro in Viale della Resistenza.