Ancora una volta la scuola diventa teatro di possibile “esclusione” . Ancora una volta la scuola non viene vista come l’istituzione deputata alla formazione dei cittadini nella quale l’integrazione ha un ruolo fondamentale. Il luogo principe in cui i valori della Carta Costituzionale accompagnano ragazze e ragazzi verso il loro futuro.
Ciò che leggiamo oggi sui quotidiani in merito ad una interpellanza presentata da una lista civica di centrodestra di Codigoro con cui chiede se “esiste un protocollo di sanificazione” degli ambienti scolastici dopo l’uso da parte di “individui” stranieri non ci piace.
Riteniamo profondamente dannosi questi interventi addirittura nelle assemblee della Democrazia, con interpellanze che ci portano ad un clima di Apartheid che non ci è mai appartenuto.Quanto successo a Codigoro ci indigna come esseri umani, ancor prima che come cittadini. La Scuola Pubblica non è e non può diventare terreno di battaglie ideologiche di pavidi razzisti che si nascondono dietro alla necessità di maggiori investimenti in amuchina, per non dichiarare spudoratamente che non tollerano stranieri nel nostro territorio.
In un paese dove aumentano le disuguaglianze, la scuola è uno degli strumenti per limitarle. La costruzione di una scuola della Costituzione, coerente con i principi, i diritti e i valori antifascisti, repubblicani e democratici, è elemento dinamico della giustizia sociale e della democrazia, nella quale l’alfabeto dell’esclusione farà spazio alla società aperta e inclusiva.
Hania Cattani FLC CGIL
Alessandra Zangheratti CISL Scuola
Paolo Accardo. UIL Scuola
Cristiano Zagatti CGIL
Paolo Baiamonte CISL
Massimo Zanirato UIL