ATTENZIONE:
A seguito delle disposizioni di legge in materia di contenimento dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, le attività e le performance previste per la Giornata Internazionale della Donna in Piazza Trento Trieste sono annullate.
Sarà comunque possibile vedersi in Piazza Trento Trieste a Ferrara per la tradizionale distribuzione della mimosa, simbolo di questa importante giornata a difesa dei diritti di tutte le donne nel mondo, a cura di Udi Ferrara.
Udi sarà presente nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 marzo con il proprio gazebo.
Di seguito alleghiamo il volantino in occasione della giornata, sottoscritto da diverse Associazioni ferraresi.
Il Tempo è finito: è ora di riprendere il mondo nelle nostre mani.
Dopo 75 anni la Giornata Internazionale della Donna ci interroga sull’urgenza di non rimandare più domande irrisolte: libertà, diritti, solidarietà, accoglienza, lavoro, superamento delle disuguaglianze.
Viviamo in un mondo dove il neoliberismo è sempre più selvaggio, fondamentalismi e campagne di odio sono quotidiani; il pianeta è in sofferenza per la avidità che mangia risorse ed umanità, compromettendo un futuro possibile per le nuove generazioni.
Aumentano minacce locali e globali, frutto in gran parte di prevaricazioni su popoli e territori. L’industria delle armi e i poteri biotecnologici rappresentano la perdita della coscienza del limite.
Le donne in tutto il mondo hanno cominciato a mobilitarsi.
Dobbiamo riprenderci tutte la parola contro il silenzio che avvolge le violenze di pace e di guerra.
Dobbiamo sottrarci al clamore mediatico ipocrita “del momento” di fronte ad ogni violenza fra le mura domestiche come nei percorsi di emarginazione di donne costrette alla schiavitù o brutalizzate da una migrazione inumana.
In questo 8 marzo 2020, forti del pensiero politico delle donne e della storia del femminismo, vogliamo essere noi a prendere il mondo nelle nostre mani e lottare quotidianamente, da protagoniste.
Vogliamo un ambiente sano; un sistema scolastico e della ricerca su cui si investa di più; vogliamo che le spese per l’acquisto delle armi vengano destinate alla sanità e ad un sistema più forte e organizzato di welfare capace di tutelare meglio tutti e tutte; vogliamo lavorare tutte e tutti, con dignità e senza sfruttamento, precarietà e disuguaglianze di genere; vogliamo che il lavoro di cura sia una responsabilità di uomini e donne.
Riprendiamo il mondo nelle nostre mani perché tutte possiamo essere costruttrici di pace, di solidarietà e di umanità.
UDI, Centro Donna Giustizia, CGIL, Arci, Arcigay, UIL, UISP, Cittadini del Mondo, Coordinamento donne SPI CGIL, Coro delle Mondine di Porporana.