È trascorso un anno dall’inizio della sciagurata guerra nel cuore dell’Europa. Un anno di paura, fuga, disperazione, morte, dolore, miseria, distruzione per il popolo ucraino e per tutti gli altri popoli che subiscono la logica della forza brutale.
Stiamo pericolosamente correndo verso il disastro globale: le guerre tra le nazioni.
Nessuna guerra inizia il giorno in cui è dichiarata: arriva da un lungo percorso, passo dopo passo, fino a quando non si torna più indietro.
La guerra è la massima espressione del militarismo patriarcale: devastazione dei territori, sterminio di civili, distruzione di ogni fonte di vita.
La guerra è interesse di pochi che impoverisce tutti gli altri.
Nelle guerre, sempre, sono le donne le prime a subirne i danni, durante e dopo. Questo pensiero non ci dà pace.
Non avremo pace fino a quando esisteranno guerre, fino a quando saranno negati alle donne diritti, pari opportunità, libertà di esistere come donne.
La pace per le donne è la possibilità di studiare, lavorare, amare senza costrizioni, senza sfruttamento, senza divieti.
La pace per le donne è autodeterminazione nelle scelte riproduttive.
La pace per le donne è costruire relazioni in un orizzonte di giustizia.
La pace per le donne è fare pace con la terra che abitiamo.
Oggi siamo qui forti del coraggio che ci trasmettono le donne iraniane, afghane, kurde, palestinesi, ma anche per le donne del continente africano le cui guerre sono dimenticate perché rientrano in un ordine mondiale di interessi economici e finanziari.
Oggi siamo qui anche per le donne che fuggono con i loro bambini da luoghi di morte e di fame, alla ricerca di un mondo meno cattivo e più solidale ma, in balia di mercanti di essere umani e di politiche di chiusura e respingimento, incontrano la morte nei nostri mari a pochi metri dalla “terra sperata”.
Non vogliamo essere spettatrici silenziose. Costruiamo la pace, passo dopo passo.
Abbiamo bisogno di molte mani per tessere la trama resistente di una pace che metta la guerra fuori dalla storia.
UDI – CGIL – CISL – UIL – CENTRO DONNA GIUSTIZIA – BIBLIOTECA POPOLARE GIARDINO – ASSOCIAZIONE NADIYA – CITTADINI DEL MONDO – MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO – ARCI FERRARA – ARCIGAY FERRARA